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Sviluppata dal cnr di Parma

La maglia «misura sali» anti-disidratazione

Analizza il sudore: può essere utili ad atleti, addetti a lavori usuranti e nei test per la fibrosi cistica

Sviluppata dal cnr di Parma

La maglia «misura sali» anti-disidratazione

Analizza il sudore: può essere utili ad atleti, addetti a lavori usuranti e nei test per la fibrosi cistica

Il sensore (Imem-cnr)Il sensore (Imem-cnr)
La quantità di sudore prodotta dal nostro corpo è direttamente proporzionale alla dimensione dell'antiestetica «ascella pezzata». E così il tessuto bagnato ci dice quanto liquido perdiamo, ma non ci dà indicazioni sulla quantità di sali minerali eliminati. A dare una misura dei «sali sudati via» è un nuovo tessuto, pensato per magliette e altri indumenti, sviluppato dall'Istituto dei materiali per l'elettronica e il magnetismo del Cnr (Imem-Cnr) di Parma. Quando questa fibra è inserita nelle t-shirt, magari solo nei punti strategici come ascelle e collo, l'indumento diventa un dispositivo per monitorare la disidratazione.

COME UN TRANSISTOR - L'informazione è utile per gli atleti: basta un segnale di «sali bassi» per correre ai ripari con gli integratori, evitando i crampi. Oppure a chi fa lavori faticosi e usuranti. «Il materiale non è altro che una fibra di cotone funzionalizzata con un polimero conduttivo. Lavora come un transistor, il cui voltaggio viene regolato dalle specie ioniche nei liquidi, come i sali minerali del sudore, facendo variare la corrente nella fibra conduttiva», spiega Nicola Coppedè, autore dello studio sul tessuto pubblicato su Journal of Material Chemistry.

ATTENDIBILE - Chi indossa la maglia «misura sali» non si accorge di nulla: al tatto non c'è differenza tra il cotone di un indumento normale e quello modificato in laboratorio. Il dispositivo che si comporta come un sensore è integrato nella trama dell'indumento. Grazie all'elevata sensibilità del materiale, «il sensore è in grado di rilevare piccolissime concentrazioni», aggiunge Coppedè. «Abbiamo già provato l'efficienza confrontando le rilevazioni del sudore degli atleti dopo dieci minuti e dopo 40 minuti di corsa. Considerando che la capacità di monitorare la concentrazione salina nel sudore umano è cruciale per determinare le condizioni atletiche in gara, poiché la disidratazione è strettamente legata alla prestazione sportiva, l'utilità del sensore è intuitiva».

APPLICAZIONI - Altre applicazioni riguardano il settore medico. Per esempio, potrebbe andar bene per il test del sudore nella diagnosi della fibrosi cistica. «Nei pazienti incoscienti l'insorgenza dell'acidosi è visibile dall'analisi del sangue», sottolinea Coppedè. «Se si potesse determinare l'acidosi con un esame non invasivo della salinità del sudore, si eviterebbero i prelievi». Lo strumento per la raccolta dei dati però non è integrato alla t-shirt. Al momento il rivelatore del sale sudato non s'indossa. «Per i test abbiamo usato cavi esterni collegati alla maglia», precisa il ricercatore. «Adesso dobbiamo studiare come miniaturizzare il rivelatore del segnale elettrico con un circuito integrato. Per questo motivo stiamo prendendo contatto con alcune aziende interessate».

(modifica il 20 novembre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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